Nuovo rimpasto ai vertici di OpenAI. La startup dietro ChatGPT perde uno dei suoi fondatori, il chief scientist officer Ilya Sutskever, che martedì 14 maggio ha annunciato le sue dimissioni per motivi personali. La notizia è stata resa nota dallo stesso Sutskever attraverso un post su X, dove ha rivelato di essere al lavoro su un nuovo progetto. Sutskever, che faceva parte del consiglio di amministrazione di OpenAI, era stato uno dei membri che avevano votato per la rimozione dell’amministratore delegato Sam Altman nel novembre 2023.
«Dopo quasi un decennio, ho deciso di lasciare OpenAI. La traiettoria dell’azienda è stata a dir poco miracolosa e sono fiducioso che OpenAI costruirà un’AGI (Intelligenza Artificiale Generale) sicura e vantaggiosa», ha scritto Sutskever nel suo post. Quanto al futuro, l’ingegnere ha mantenuto il riserbo: «Sono entusiasta di ciò che verrà dopo, un progetto che è molto significativo per me a livello personale e di cui condividerò i dettagli a tempo debito».
Di nazionalità russa, Sutskever è un esperto di machine learning che ha lavorato per Google dal 2013 al 2015, prima di unirsi a OpenAI. Il ruolo di chief scientist sarà ora assunto da Jakub Pachocki, direttore della ricerca in OpenAI dal 2017.
Le voci sulle possibili dimissioni di Sutskever circolavano già dal novembre 2023, quando il consiglio di amministrazione di OpenAI aveva tentato di estromettere Sam Altman. Altman fu poi reintegrato in seguito a un rimpasto del consiglio. In quella circostanza, un altro co-fondatore, Greg Brockman, si era dimesso in segno di protesta. Sutskever, invece, aveva votato per la rimozione di Altman, salvo poi esprimere rammarico per la decisione.
Il CEO di OpenAI, Sam Altman, ha commentato l’addio di Sutskever con un post sul sito della società: «Ilya e OpenAI stanno per separarsi. Questo mi rattrista molto. Ilya è una delle più grandi menti della nostra generazione, una luce guida del nostro campo e un caro amico. La sua genialità e la sua visione sono ben noti. Il suo calore e la sua compassione sono meno noti, ma non meno importanti», ha scritto Altman. «OpenAI non sarebbe ciò che è senza di lui. Anche se ha qualcosa di personalmente significativo su cui lavorare, gli sarò sempre grato per quello che ha fatto qui e mi impegnerò a portare a termine la missione che abbiamo iniziato insieme. Sono felice di aver avuto a lungo la possibilità di stare vicino a un genio così straordinario e a una persona così concentrata sul raggiungimento del miglior futuro per l’umanità».
Nel frattempo, Elon Musk ha deciso di portare Sam Altman in tribunale, accusando il CEO di OpenAI di presunte irregolarità nella gestione della società. Le ragioni precise della disputa legale non sono state ancora rese note, ma il caso aggiunge ulteriore tensione in un momento già delicato per l’azienda.