In un’iniziativa che ha visto le dimissioni dell’amministratore delegato Mario Rossetti con tre mesi di anticipo rispetto alla sua scadenza prevista a dicembre, Open Fiber sta affrontando la pressione politica per il suo ritardo nel piano di banda ultralarga nelle aree bianche e sui cantieri pubblici. Tuttavia, è importante sottolineare che queste sfide erano già presenti nella gestione precedente, con ostacoli burocratici che hanno influenzato la roadmap, come i ritardi nell’ottenere i permessi per i lavori.
Il manager Mario Rossetti è stato oggetto di una critica mediatica intensa da parte di diversi soggetti, con l’attenzione anche sull’amministratore delegato di Cassa Depositi e Prestiti (CDP), Dario Scannapieco, poiché CDP detiene il 60% delle azioni di Open Fiber.
Il 28 settembre è in programma il consiglio di amministrazione di Cassa Depositi e Prestiti, che includerà diverse nomine importanti. Tra queste, la nomina del nuovo amministratore delegato di Open Fiber, che vedrà Giuseppe Gola, ex amministratore delegato di Acea e con esperienza nel settore delle telecomunicazioni, assumere il ruolo di guida. Sebbene il nome di Federico Protto, ex amministratore delegato di Retelit, sia stato menzionato in precedenza come possibile candidato, è Gola che è emerso come scelta definitiva.
Anche Infratel sta vivendo un cambio di leadership, con il mandato triennale del consiglio di amministrazione scaduto a maggio. Il nuovo amministratore delegato, Pietro Piccinetti, sostituirà Marco Bellezza. Piccinetti, con una vasta esperienza che va dall’Olivetti alla Fiera di Roma e il titolo di Console onorario della Colombia, è stato fortemente sostenuto dal ministro Adolfo Urso.
Inoltre, il consiglio di amministrazione di CDP dovrebbe approvare le nuove nomine per il Fondo Nazionale Innovazione (Cdp Venture Capital), con Agostino Scornajenchi come amministratore delegato e Anna Lambiase come presidente. Queste nomine riflettono il continuo impegno di CDP nell’innovazione e nell’evoluzione delle sue operazioni.