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Obbligo del Parental Control per la navigazione: Gli ISP italiani si adeguano con la delibera 9/23/CONS dell’AGCOM

La Legge del 25 giugno 2020 n. 70 ha stabilito che tutti gli Internet Service Provider (ISP) italiani sono tenuti per legge ad integrare un sistema di Parental Control per garantire una navigazione sicura, soprattutto per i minori. Questa disposizione è stata ratificata con l’entrata in vigore del Decreto Legge n. 28 del 30 aprile 2020, nell’articolo 7-bis. Successivamente, l’AGCOM ha definito le linee guida definitive per l’attuazione di questa normativa con la delibera 9/23/CONS del 25 gennaio 2023, tenendo conto delle richieste delle associazioni di categoria.

La delibera stabilisce che gli ISP devono offrire gratuitamente un sistema di protezione della navigazione integrato nel servizio, o almeno sottoforma di app. Questo sistema di Parental Control deve soddisfare alcune indicazioni precise, tra cui:

  1. Integrare almeno un sistema di Parental Control basato su filtro DNS o su altro filtro di rete, oppure su app gratuita scaricabile dagli utenti.
  2. Fornire un’interfaccia semplice e intuitiva, con informazioni chiare per l’attivazione, la disattivazione e la configurazione dell’utente.
  3. Includere nel prezzo del servizio una funzionalità minima di blocco dei contenuti vietati ai minori, efficace e aggiornata.
  4. Adeguarsi alle disposizioni e comunicare il partner tecnologico entro il 25 ottobre 2023, entro 9 mesi dalla pubblicazione della delibera.
  5. Rimborsare entro 60 giorni le somme addebitate agli utenti in caso di protezione non idonea e violazioni degli obblighi.

l’AGCOM monitorerà l’attuazione da parte degli ISP.

I filtri per la navigazione su Internet sono fondamentali per garantire una protezione efficace contro il cybercrime. Essi esistono da molto tempo e hanno dimostrato di essere un’utile barriera contro contenuti inappropriati e attacchi informatici. Alcuni filtri gratuiti preinstallati sui browser o su servizi come YouTube sono disponibili, ma spesso risultano limitati. A tal proposito, aziende come FlashStart offrono un filtro DNS avanzato, operante a livello di DNS e molto preciso nell’analisi dei siti e dei contenuti. La soluzione di FlashStart è utilizzata in molte aziende, scuole, istituzioni pubbliche e ISP in diversi Paesi nel mondo, dimostrando la sua efficacia e scalabilità.

Il filtro DNS di FlashStart si avvale di una rete di database per verificare in tempo reale il DNS a cui è indirizzata la chiamata dell’utente, garantendo bassa latenza grazie all’uso del machine learning. Inoltre, offre un’interfaccia facile da configurare e permette personalizzazioni profonde con diverse categorie e profili di filtraggio, incluso il geoblocking. L’integrazione nativa con Active Directory di Microsoft semplifica il lavoro degli amministratori di sistema.

In conclusione, la Legge ha stabilito l’obbligo per gli ISP italiani di implementare un sistema di Parental Control entro ottobre. I filtri per la navigazione, come quello avanzato di FlashStart, rappresentano un’importante misura di protezione contro i contenuti inappropriati e gli attacchi informatici, contribuendo a creare un ambiente online più sicuro per tutti, specialmente per i minori.

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