L’Assemblea Capitolina di Roma ha adottato una mozione storica presentata dall’ex sindaco Virginia Raggi, conferendo la cittadinanza onoraria della Capitale al fondatore di Wikileaks, Julian Assange. Questa decisione fa di Roma la prima capitale al mondo a riconoscere il giornalista con tale onorificenza.
La delibera, denominata mozione 88/2023, è stata approvata all’unanimità con 22 voti favorevoli su 22 votanti, in presenza di 34 membri dell’Assemblea Capitolina. Tra i primi firmatari della mozione figurano Virginia Raggi, oltre a quattro consiglieri comunali: Daniele Diaco, Linda Meleo, Antonio De Santis e Paolo Ferrari.
L’ex sindaco di Roma ha sottolineato che Julian Assange ha diffuso informazioni al fine di preservare la libertà di stampa, rendendo pubblici fatti orribili e indicibili, tra cui stragi e crimini contro l’umanità, che i governi cercavano di mantenere segreti. Ha elogiato Assange come un individuo che si è dedicato alla causa della libertà di espressione e che ha subito per questo persecuzioni.
Definendo la mozione come “a difesa della democrazia”, Virginia Raggi ha descritto Julian Assange come un “martire”, sottolineando il rischio di una condanna fino a 175 anni di carcere e la possibilità che possa morire in prigione se dovesse essere estradato negli Stati Uniti. È importante notare che l’anno scorso è stata concessa l’autorizzazione all’estradizione di Assange negli Stati Uniti, suscitando preoccupazioni internazionali sulla libertà di stampa e di espressione.