Secondo quanto riportato da Bloomberg, sarebbe stato “sbloccato” un progetto da 1,5 miliardi di euro tra il Governo italiano e Starlink, la divisione satellitare di SpaceX. Tuttavia, il Governo italiano ha smentito fermamente l’esistenza di un accordo ufficiale con la compagnia di Elon Musk, definendo le notizie diffuse come infondate. Nonostante ciò, Musk ha dichiarato di essere “pronto” a collaborare con l’Italia. La questione è diventata ancora più complessa con l’intervento dell’europarlamentare francese Christophe Grudler, che ha sollevato preoccupazioni sulla scelta di Starlink, suggerendo che l’Italia dovrebbe concentrarsi su soluzioni satellitari europee, come il progetto GovSatCom, invece di legarsi a una compagnia americana.
Le smentite e la posizione del Governo italiano
La Presidenza del Consiglio ha categoricamente smentito che siano stati firmati contratti o conclusi accordi con SpaceX per l’utilizzo della rete satellitare Starlink. In una nota ufficiale, Palazzo Chigi ha ribadito che le comunicazioni con SpaceX sono semplici approfondimenti, parte delle normali interazioni tra Stato e aziende specializzate in soluzioni di comunicazione sicure per dati crittografati, senza alcun legame con l’incontro recente tra Giorgia Meloni e Donald Trump, come invece suggerito da alcune indiscrezioni.
Nonostante le smentite ufficiali, Elon Musk ha ribadito la sua disponibilità a supportare l’Italia con Starlink, offrendo soluzioni di connettività satellitare avanzate, considerate tra le più sicure al mondo. Musk ha dichiarato di essere pronto a collaborare, pur senza entrare nei dettagli di una possibile partnership.
Il Governo italiano ha ricevuto critiche soprattutto dalla sinistra politica. La segretaria del PD, Elly Schlein, ha chiesto un’immediata convocazione del Parlamento per chiarire la vicenda, considerando l’eventuale progetto un “regalo” a Elon Musk con soldi pubblici italiani. In un intervento critico, Schlein ha sottolineato che il Governo non può permettersi di trattare questioni delicate come la sicurezza nazionale senza un adeguato dibattito parlamentare.
Altri membri del PD, tra cui Andrea Casu e Antonio Nicita, hanno sollevato dubbi sull’efficacia di un accordo con SpaceX, suggerendo che l’Italia dovrebbe puntare su soluzioni più autonome e sicure, come quelle offerte da iniziative europee come GovSatCom e Iris2.
GovSatCom: l’alternativa europea
Il progetto GovSatCom, che vedrà l’Italia protagonista con un centro operativo al Fucino, è considerato una possibile alternativa strategica a Starlink. L’iniziativa europea, che entrerà in fase operativa entro la fine del 2025, mira a garantire comunicazioni sicure per le istituzioni, con un’attenzione particolare alla sovranità digitale europea. Il progetto prevede l’utilizzo di satelliti geostazionari e di bassa orbita, gestiti da attori europei, e potrebbe rappresentare un’opportunità per l’Italia di consolidare il proprio ruolo nel settore delle comunicazioni spaziali.
L’eurodeputato francese Christophe Grudler ha definito come “errore strategico” l’idea di collaborare con SpaceX in questo settore. Grudler ha infatti sottolineato che l’Italia, grazie alla sua partecipazione al programma GovSatCom, ha già le risorse per sviluppare un’infrastruttura satellitare europea, senza dover dipendere da provider esterni. Il suo appello si concentra sull’importanza di mantenere il controllo delle tecnologie critiche per la sicurezza e la sovranità digitale, come sottolineato anche dalla crescente preoccupazione in Europa riguardo al predominio delle aziende americane nel settore tecnologico.
La posizione di Andrea Stroppa, collaboratore di Musk
Andrea Stroppa, collaboratore di Elon Musk, ha cercato di tranquillizzare i critici, spiegando che Starlink è estremamente sicuro, con avanzati protocolli di crittografia e un sistema progettato per resistere a possibili attacchi. Inoltre, ha sottolineato che, nonostante la natura americana della tecnologia, molti dei sistemi di comunicazione a livello globale si avvalgono di soluzioni provenienti dagli Stati Uniti, e che l’Europa non ha ancora un sistema satellitare equivalente.
Il dibattito sul futuro delle comunicazioni satellitari in Italia è appena iniziato, con il Governo che dovrà affrontare molteplici sfide politiche e tecniche. La possibilità di un accordo con SpaceX è solo una delle opzioni, ma la crescente spinta verso soluzioni autonome e sovrane sembra destinata a influenzare fortemente le decisioni politiche italiane nei prossimi mesi.