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Il Garante Privacy: Governance Necessaria per le Smart City

L’evoluzione delle città verso il concetto di “smart city” o “città intelligente” è un processo che coinvolge vari aspetti, dall’ottimizzazione del traffico alla gestione delle risorse e dei servizi sociali. Questi progressi spesso implicano l’adozione di nuove tecnologie e il trattamento dei dati personali dei cittadini. Tuttavia, per garantire che questo cambiamento non comporti rischi per i diritti e le libertà delle persone, è necessaria una governance adeguata.

Il Gruppo di lavoro internazionale sulla protezione dei dati nella tecnologia (Iwgdpt), noto anche come “Gruppo di Berlino“, è un organismo che riunisce rappresentanti delle Autorità europee ed extra-europee, organismi internazionali ed esperti globali. Recentemente, questo gruppo ha adottato un documento di lavoro focalizzato sulle “Smart Cities“, che ha visto il contributo del Garante Privacy.
Il documento è disponibile a questo link, clicca qui

Questo documento si propone di analizzare i rischi connessi alle smart cities, offrendo case studies e raccomandazioni concrete. È stato creato con l’obiettivo di fornire un pratico strumento di supporto per le amministrazioni locali, i fornitori di servizi e le autorità di regolamentazione, al fine di sviluppare soluzioni che rispettino la protezione dei dati personali.

Uno degli esempi citati nel documento riguarda l’analisi degli spostamenti dei passeggeri della metropolitana di Londra tramite il Wi-Fi. In questo caso, i dati personali degli utenti venivano immediatamente pseudonimizzati, seguendo il principio di minimizzazione. L’obiettivo era monitorare l’affollamento delle stazioni della metropolitana per migliorare i trasporti. Questo approccio ha consentito di individuare i dati aggregati necessari per l’analisi senza dover incrociare ulteriormente le informazioni con altri dati in possesso dell’azienda.

Il documento sottolinea anche l’importanza della trasparenza nel trattamento dei dati personali e nell’esercizio dei diritti da parte delle persone coinvolte. Si citano casi interessanti come l’Amsterdam Algorithm Register, che espone tutti gli algoritmi utilizzati dall’amministrazione comunale, e la città di Helsinki, che sta sviluppando un cruscotto per consentire ai cittadini di gestire i consensi dati.

Infine, il Gruppo di Berlino emette raccomandazioni cruciali, tra cui il trattamento dei dati in base al principio di limitazione delle finalità, specialmente per dispositivi “smart home” nelle abitazioni pubbliche, e l’attenzione all’integrità e alla riservatezza nei dispositivi IoT (Internet delle cose).

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