Una nuova ondata di licenziamenti sta colpendo Google, con la società madre Alphabet annunciando l’uscita di centinaia di dipendenti dal suo team di assunzioni globali. Questa mossa rappresenta un ulteriore segnale del processo di rallentamento delle assunzioni da parte del colosso del web. In una nota ufficiale, Google ha dichiarato: “Per proseguire il nostro importante lavoro teso ad assicurare un’operatività efficiente, abbiamo assunto la difficile decisione di ridurre il nostro team di assunzioni“.
La società ha sottolineato che supporterà i dipendenti licenziati durante un “periodo di transizione” e continuerà a investire in “talenti ingegneristici e tecnici di alto livello”. Allo stesso tempo, ridurrà in modo “significativo” le assunzioni complessive. Questa non è stata una decisione presa alla leggera, e Google ha affermato: “Sicuramente non è una conversazione che nessuno di noi avrebbe voluto avere di nuovo quest’anno. Considerando la base di assunzioni che abbiamo ricevuto nei prossimi trimestri, è la cosa giusta da fare nel complesso“.
Questi licenziamenti si inseriscono in un piano più ampio annunciato a gennaio da Alphabet, che prevedeva la riduzione di 12.000 posti di lavoro, pari al 6% della forza lavoro a tempo pieno dell’azienda. Questi tagli hanno interessato diverse divisioni dell’azienda. Nonostante i tagli ai costi effettuati nell’ultimo anno, Alphabet ha riportato un aumento del 7% dei ricavi nel secondo trimestre, superando le aspettative degli analisti.
Courtenay Mencini, portavoce di Google, ha affermato: “Continuiamo a investire nei migliori talenti ingegneristici e tecnici, rallentando allo stesso tempo in modo significativo il ritmo delle nostre assunzioni complessive. In linea con questo, il volume delle richieste per i nostri reclutatori è diminuito. Per continuare il nostro importante lavoro per garantire di operare in modo efficiente, abbiamo preso la difficile decisione di ridurre le dimensioni del nostro team di reclutamento“.