Neuralink, l’azienda fondata da Elon Musk, sta intraprendendo un ambizioso progetto volta a migliorare la vita delle persone paralizzate attraverso l’uso di tecnologia avanzata. Il cuore di questo progetto è l’implantazione di microchip direttamente nel cervello umano, e ora sono aperti i bandi per la ricerca di volontari disposti a partecipare ai primi test.
Questo progetto, denominato Prime, è un acronimo che sta per “Precise Robotically Implanted Brain-Computer Interface” (Interfaccia Cervello-Computer Precisamente Impiantata Roboticamente). Prime è un programma di ricerca che si estenderà per sei anni, con l’obiettivo principale di testare la tecnologia sviluppata da Neuralink, la quale fa parte dell’innovativo campo delle interfacce cervello-computer. La finalità ultima è quella di offrire un aiuto concreto alle persone affette da tetraplegia a causa di lesioni spinali o dalla SLA, consentendo loro di controllare diversi dispositivi. L’azienda sta cercando persone di età superiore ai 22 anni con queste condizioni, che abbiano inoltre un caregiver regolare e affidabile disposto a partecipare alla ricerca.
La sperimentazione
La sperimentazione coinvolgerà tre componenti principali:
- N1: L’interfaccia cervello-computer di Neuralink.
- Robot R1: Un robot chirurgico che sarà responsabile dell’impianto effettivo del dispositivo.
- N1 User App: Un software che si collegherà all’interfaccia N1, traducendo i segnali cerebrali in azioni informatiche.
Elon Musk da tempo esprime il potenziale di questa tecnologia nel campo della telepatia e nell’aiuto agli esseri umani a interagire in modo più avanzato con l’intelligenza artificiale. Tuttavia, è importante notare che il sistema attuale da testare non raggiunge ancora queste ambizioni. Negli ultimi anni, i ricercatori hanno concentrato i loro sforzi sulla creazione di impianti che consentano alle persone paralizzate di controllare computer e altri dispositivi. Due recenti studi condotti dall’Università di Stanford e da San Francisco hanno dimostrato che le interfacce cervello-computer potrebbero effettivamente aiutare i pazienti affetti dalla SLA a comunicare attraverso la digitazione su un computer.
Tuttavia, Neuralink ha affrontato alcune polemiche nel corso degli anni. Elon Musk ha affermato che i test sono stati eseguiti solo su “scimmie terminali” e che nessuna di esse è morta a causa dell’impianto. Tuttavia, le autorità di regolamentazione hanno sollevato preoccupazioni riguardo al trattamento degli animali nei test condotti dall’azienda. Inoltre, Neuralink è stata oggetto di un’indagine per il trasporto illegale di dispositivi contenenti agenti patogeni prelevati da scimmie, un fatto che ha suscitato ulteriori controversie.