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VMware Explore 2023: verso il futuro con Cloud Smart e Private AI

VMware Explore rappresenta un momento cruciale per comprendere la direzione della tecnologia, non solo quella sviluppata dalla rinomata società di Palo Alto, ma l’intero panorama tecnologico, sempre più complesso ed articolato in ecosistemi.

L’evento, dopo aver fatto tappa a Las Vegas lo scorso agosto, è giunto alla Gran Fira di Barcellona dal 6 al 9 novembre 2023, coinvolgendo partner e clienti. Dal palco della manifestazione, Raghu Raghuram, CEO di VMware, ha lanciato un messaggio ai circa 9.000 partecipanti, invitando Hock Tan, Presidente e CEO di Broadcom.

Broadcom, colosso statunitense dei semiconduttori, attende il via libera per il closing dell’acquisizione di VMware con un’imponente cifra di 61 miliardi di dollari. Ciò suscita qualche ragionevole preoccupazione, data l’esperienza precedente con CA Technologies e Symantec, acquisizioni realizzate da Broadcom con motivazioni finanziarie predominanti. Tuttavia, il CEO di Broadcom ha rassicurato la platea, anticipando l’impegno nel continuare a sostenere VMware su tre fronti: innovazione, ecosistema e operation. In attesa dell’esito, VMware prosegue il suo percorso con l’ampliamento di partnership strategiche, elencate da Raghuram nel suo keynote di apertura.

Dal paradigma Cloud first a Cloud smart, aprendo alle potenzialità dell’AI generativa, gli annunci a Barcellona hanno focalizzato l’attenzione sul concetto cardine di Cloud smart, che sostituisce il precedente approccio Cloud first. La differenza risiede nella possibilità di sfruttare più Cloud per trasformare la complessità del multicloud in un vantaggio competitivo. Gli annunci comprendono anche offerte rinnovate come VMware Data Services Manager e VMware Cloud Foundation, supportando i moderni carichi di lavoro di AI generativa.

Un tema centrale è la proposta di Private AI con Intel, garantendo la capacità di calcolo e i modelli di AI su Cloud pubblici, data center aziendali o ambienti Edge. La nuova alleanza con IBM mira a combinare VMware Private AI con Red Hat OpenShift, portando la piattaforma Watsonx nell’on-premise. Il sodalizio con Google Cloud integra il database AlloyDB Omni su VMware Cloud Foundation.

Multicloud e Private AI emergono come elementi chiave dell’innovazione IT contemporanea. Raffaele Gigantino, Country Manager di VMware Italia, ha sottolineato l’importanza di garantire la workload portability per il computing distribuito o intelligent computing. La Private AI si inserisce in questa strategia per garantire privacy, controllo, governance e sicurezza.

A Barcellona, aziende come ARIA hanno ottenuto riconoscimenti per l’adozione di un approccio Cloud smart, migrando carichi di lavoro e migliorando la produttività e la sicurezza dei servizi sanitari pubblici locali.

Il caso di INAIL è citato come esempio di libertà di scelta tecnologica, permettendo di optare per vari fornitori senza sottostare a lock-in onerosi. VMware è descritto come un “grande disaccoppiatore,” protagonista di un vasto ecosistema di interoperabilità che offre la possibilità di scegliere dove innovare. L’azienda non è solo tecnologia, ma contribuisce anche ai processi organizzativi, creando valore per il cliente. La strategia di Cloud smart di VMware riflette l’era attuale del multicloud.

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