La parola “artificiale” è intrisa di una tensione tra due significati contrastanti: uno che suggerisce il falso, il posticcio e il sostitutivo, e un altro che evoca l’arte e l’originalità. Queste due sfaccettature convivono nell’artificio naturale di ciò che è considerato artificiale: c’è il tocco creativo, ma anche la creazione di una dimensione parallela che rende tutto sia distante che aderente alla realtà. È proprio su questa complessa tensione concettuale che si basa la tredicesima edizione dell’Internet Festival di Pisa, che si terrà dal 5 all’8 ottobre.
L’Internet Festival è organizzato dalla Fondazione Sistema Toscana con il sostegno della Regione Toscana, del Comune di Pisa, del CNR, dell’Università di Pisa, di Registro.it, dell’Istituto di Informatica e Telematica, della Camera di Commercio Toscana Nord-Ovest, della Scuola Normale Superiore, della Scuola Universitaria Superiore di Pisa, della Provincia di Pisa e del Festival della Scienza. Il programma ufficiale è stato appena presentato durante la conferenza stampa inaugurale.
Tema Centrale di quest’edizione
Il tema centrale di quest’anno è: “L’uomo non sarà più l’unico responsabile di quanto accade sulla Terra?“. Il programma, estremamente vasto e completo, è stato sviluppato sotto la guida del direttore Claudio Giua e si svolgerà in 20 diverse sedi in tutta la città.
Pisa diventerà il fulcro di un evento che esplora nuovi orizzonti futuristici, mantenendo sempre un forte legame con il tema e l’approfondimento. Il festival attingerà da grandi nomi che stanno contribuendo a plasmare il futuro dell’innovazione.
Tra i protagonisti del programma ci saranno filosofi come Eric Sadin e Pascal Chabot, oltre a scienziate come Alessandra Sciutti, una delle più rinomate esperte di robotica, che affronteranno le nuove sfide legate all’etica e al futuro del lavoro nel contesto tecnologico. Esperti di comunicazione come Laura Carrer, giornalista specializzata in tecnologie di sorveglianza e privacy, e Vera Gheno, linguista e saggista, esploreranno tematiche legate all’uso dei dati biometrici e al riconoscimento facciale. Oyidiya Oji Palino, attivista dell’European Network Against Racism Aisbl (ENAR), si concentrerà sulle discriminazioni insite nei sistemi tecnologici. Anche figure dello spettacolo come Sabina Guzzanti e Carlo Amleto parteciperanno all’evento.
Il messaggio chiave è che, nell’era dell’innovazione, niente è più artificiale dell’innovazione stessa. Tuttavia, l’innovazione è anche una pulsione naturale che ha sempre guidato l’evoluzione umana. Il concetto di artificiale assume così una neutralità valoriale e diventa uno strumento che l’umanità può plasmare con una vasta gamma di significati. L’artificio non sostituisce l’umanità, ma la amplifica. Questo dibattito è di fondamentale importanza, poiché quando l’intelligenza diventa artificiale, le sue implicazioni possono avere un impatto significativo su società, comunità, politiche e relazioni.