I data center, che già consumano grandi quantità di energia, sono destinati a emettere fino a 2,5 miliardi di tonnellate di gas serra entro il 2030, un valore triplicato rispetto a quanto previsto se l’IA generativa non fosse in uso. Il rapporto stima che l’aumento della domanda di servizi cloud e di nuove infrastrutture per supportare l’IA farà crescere le emissioni da 200 milioni di tonnellate nel 2024 a 600 milioni di tonnellate nel 2030.
Le Sfide per gli Obiettivi di Emissioni Zero
Lo studio indica che il 60% delle emissioni sarà dovuto al funzionamento stesso dei data center, che richiedono enormi quantità di energia per alimentare server e sistemi di raffreddamento. Il restante 40% sarà invece attribuibile alla produzione dei materiali necessari per costruire nuovi centri di elaborazione dati.
Con giganti come Google che riportano un aumento del 48% delle proprie emissioni negli ultimi cinque anni, l’impatto della tecnologia sul clima rende gli obiettivi di “emissioni zero” sempre più difficili da raggiungere. Attualmente, l’industria tecnologica è responsabile del 40% delle emissioni annuali degli Stati Uniti, una cifra che potrebbe ulteriormente aumentare.
Raffreddamento e Scarsità d’Acqua
Una delle soluzioni per ridurre il consumo energetico dei data center è l’adozione di sistemi di raffreddamento ad acqua. Tuttavia, questi richiedono enormi quantità d’acqua, il che rappresenta un problema soprattutto nelle aree colpite da scarsità idrica. L’utilizzo massiccio di acqua potrebbe minare gli sforzi dei giganti tecnologici di raggiungere gli obiettivi di sostenibilità ambientale.
Tecnologie di Cattura del Carbonio e Soluzioni Future
Il futuro dell’IA e il suo impatto sull’ambiente sono ancora incerti. Le tecnologie di rimozione del carbonio e di cattura, utilizzo e sequestro del carbonio (CCUS) non sono ancora sufficientemente sviluppate per compensare le emissioni generate dai data center. Morgan Stanley stima che sarà necessario un investimento di 15 miliardi di dollari per portare queste tecnologie a livelli adeguati. Un’altra possibile soluzione potrebbe essere quella di investire in progetti di riforestazione per compensare le emissioni future.