Gli attacchi informatici non cessano di progredire, tutte le statistiche parlano di un numero crescente, basta guardare il livello dei ransomware che sono stati la principale minaccia informatica del 2021.
Per questo motivo è sempre più importante lo sviluppo del settore e il reclutamento di professioni nella sicurezza informatica data la grande mancanza di talenti. Si calcola che nel 2021 non sono stati coperti quasi 3 milioni di posti di lavoro nella cybersecurity. Di questi talenti le donne rappresentano circa il 24% dei professionisti di cybersecurity. È senza dubbio un grosso passo in avanti rispetto all’11% del 2017, ma rimangono ancora molte barriere che impediscono alle donne di affermarsi in questo settore.
Panda Security, che da sempre promuove iniziative per colmare il gender gap, è fermamente convinta che le aziende che mirano a plasmare una cultura di cyber resilienza necessitino di nuove professioniste donne e delle loro competenze. Il settore fortunatamente sta cambiando e sono presenti già molti esempi di professioniste che contribuiscono ogni giorno a rendere la sicurezza informatica più inclusiva ed eterogenea.
La recente nomina di Anna Vaccarelli come migliore informatica del nostro Paese dall’Italian Computer Society rappresenta uno di questi esempi. Anna, oggi è dirigente tecnologo dell’Istituto di informatica e telematica del Cnr di Pisa e responsabile delle relazioni esterne di Registro.it, è stata definita “tra le pioniere della cybersecurity, della divulgazione scientifica rivolta al digitale in Italia ed esperta a livello internazionale.”
Talento riconosciuto non solo della sicurezza informatica ma anche della divulgazione scientifica, e soprattutto punto di riferimento delle donne nelle discipline Stem in Italia. Quando studiava Ingegneria elettronica a Pisa, alla fine degli anni ’80, erano solo 4 ragazze su 150 matricole ma ha raccontato in una recente intervista dell’importante figura di Marisa Bellisario, diventata dirigente dell’Italtel con una carriera cominciata dal basso. Avere un esempio, qualcuno che ce l’ha già fatta, l’ha aiutata a superare ostacoli, dubbi ed ogni circostanza della vita in cui essere donna rappresentava una difficoltà.
Anna è oggi diventata a sua volta un esempio per le giovani che desiderino costruirsi un futuro professionale nell’informatica. Panda Security, nell’intento di spingere sempre più ragazze a seguirne le orme, vuole celebrare anche altri talenti femminili che giorno dopo giorno stanno rivoluzionando il settore della cybersicurezza, abbattendo gli invisibili ma robusti muri della gender equality ed avvicinando sempre più giovani donne al mondo della formazione STEM.