Nei giorni scorsi, il Ministero dell’Interno ha pubblicato il tradizionale dossier di Ferragosto, che offre un’analisi approfondita delle attività svolte dal ministero negli ultimi 19 mesi. Questo rapporto copre una vasta gamma di tematiche, inclusa la violenza di genere, le questioni migratorie, la sicurezza interna e i crimini informatici.
Tra i dati più rilevanti del dossier, per la prima volta, sono stati inclusi quelli relativi agli attacchi informatici. Tra il 1° gennaio 2023 e il 31 luglio 2024, il Centro Nazionale Anticrimine Informatico per la Protezione delle Infrastrutture Critiche (CNAIPIC) e il Nucleo Operativo per la Sicurezza Cibernetica (NOSC) hanno registrato 19.364 attacchi cyber, con una media di circa 33,5 attacchi al giorno. Questi numeri sottolineano la crescente vulnerabilità delle infrastrutture digitali e l’urgenza di rafforzare le difese informatiche nazionali.
Il dossier mette in luce anche un numero elevato di reati informatici, con un totale di 88.797 crimini rilevati. Tra questi, si evidenziano i 4.252 casi di pedopornografia e adescamento online, che hanno portato all’indagine di 1.972 persone. Le frodi informatiche rappresentano un’altra area critica, con 16.077 casi registrati e 1.536 persone indagate, mentre le truffe online ammontano a 28.001 casi, con 5.711 indagati. Sono stati inoltre segnalati 805 reati legati alla sfera postale, con 71 indagati, e 316 casi relativi alla prevenzione del terrorismo, che hanno coinvolto 72 persone sotto indagine.
Il rapporto evidenzia l’ampio spettro delle attività del Servizio Polizia Postale e per la Sicurezza Cibernetica. A livello centrale, il CNAIPIC e il NOSC operano con il supporto di una rete capillare di strutture regionali e provinciali. Tra queste, il Centro Nazionale per il Contrasto alla Pedopornografia Online (CNCPO) e il Commissariato di Pubblica Sicurezza Online svolgono un ruolo fondamentale. Inoltre, sul territorio sono operativi 18 Centri Operativi per la Sicurezza Cibernetica (COSC) a livello regionale e 82 Sezioni Operative per la Sicurezza Cibernetica (SOCS) a livello provinciale.
Questo quadro complessivo non solo mette in evidenza la crescente sofisticazione dei crimini informatici, ma sottolinea anche l’impegno costante delle forze dell’ordine nel contrastare tali minacce. La coordinazione tra le diverse strutture e l’adozione di tecnologie avanzate e strategie mirate saranno essenziali per affrontare in modo efficace questa sfida in continua evoluzione.