Dal nostro precedente articolo “Il Parlamento europeo dà il via libera al Chips Act” del 13 luglio 2023, ecco l’aggiornamento, approvato l’European Chips Act: Una Svolta per l’Industria dei Semiconduttori in Europa.
Il processo di approvazione dell’European Chips Act ha raggiunto un importante traguardo con il via libera del Consiglio europeo, dopo un accordo raggiunto tra il Parlamento e gli Stati membri. Questo regolamento rappresenta una pietra miliare nel rafforzamento dell’ecosistema dei semiconduttori nel Vecchio Continente.
Con l’approvazione del Consiglio europeo, il Chips Act diventa ufficialmente legge. Dopo la firma da parte del presidente del Parlamento europeo e del Consiglio, verrà pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea e diventerà operativo dal terzo giorno successivo alla pubblicazione.
L’obiettivo principale del Chips Act è creare le condizioni favorevoli per lo sviluppo di una robusta base industriale europea nel settore dei semiconduttori. Ciò si tradurrà nell’attrazione di investimenti, nella promozione della ricerca e dell’innovazione e nella preparazione dell’Europa ad affrontare eventuali crisi future riguardanti l’approvvigionamento di chip.
Il piano prevede la mobilitazione di ingenti risorse, pari a 43 miliardi di euro di investimenti pubblici e privati, di cui 3,3 miliardi di euro provenienti dal bilancio dell’UE. L’ambizioso obiettivo è raddoppiare la quota di mercato globale dell’UE nei semiconduttori, passando dall’attuale 10% ad almeno il 20% entro il 2030.
Questa approvazione è di particolare rilevanza per attrarre gli investimenti di importanti attori del settore, tra cui colossi tecnologici come Intel e TSMC. Ad esempio, Intel ha recentemente siglato un accordo con il governo tedesco per la costruzione di due nuove fabbriche a Magdeburgo, dimostrando l’interesse delle aziende internazionali verso il mercato europeo.
Attualmente, l’Europa è fortemente dipendente dai semiconduttori prodotti all’estero, una fragilità che è emersa in modo evidente durante la crisi sanitaria del COVID-19. Settori cruciali come la salute, la difesa e l’energia hanno dovuto affrontare interruzioni e carenze nell’approvvigionamento a causa della dipendenza estera.
Il Chips Act mira proprio a ridurre queste vulnerabilità e le dipendenze esterne, rafforzando al contempo la base industriale europea nel campo dei chip. Questo consentirà di massimizzare le opportunità commerciali future e di creare posti di lavoro di alta qualità. Inoltre, il regolamento contribuirà a migliorare la sicurezza dell’approvvigionamento, aumentare la resilienza e consolidare la sovranità tecnologica dell’UE nell’ambito dei semiconduttori. Un passo fondamentale verso un futuro più forte e sostenibile per l’industria dei chip in Europa.