Il 2022 ha visto le aziende rappresentate da Anie Sit registrare una crescita del 16% nel loro giro d’affari, raggiungendo un valore di 2,7 miliardi di euro. Questo notevole balzo è stato guidato principalmente dalle nuove commesse legate alla banda ultralarga, nell’ambito dei piani del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr). Tuttavia, è importante notare che questo tasso di crescita è inferiore al +23,2% raggiunto nel 2021.
Il rallentamento della crescita è attribuito a diverse sfide, tra cui l’incremento dell’inflazione e il costo crescente del denaro. Questi fattori stanno esercitando una pressione significativa sulle imprese che operano in un settore ad alta intensità di investimenti (Capex) e con tempi prolungati nel processo produttivo.
Luigi Piergiovanni, presidente di Anie Sit, ha evidenziato la necessità di meccanismi di salvaguardia per garantire che le aziende possano rispettare i cronoprogrammi del Pnrr e affrontare l’aumento dei costi dei macchinari. Inoltre, ha sottolineato l’importanza dell’indicizzazione dei contratti per considerare la volatilità dei mercati.
Piergiovanni ha anche proposto l’istituzione di una “corsia preferenziale” per lo smobilizzo dei crediti derivanti da contratti pubblici o accordi con istituti finanziari. Questo sarebbe un passo essenziale per compensare l’impegno finanziario in capitale circolante.
Laura Di Raimondo, direttrice generale di Asstelt, ha sottolineato l’importanza strategica delle telecomunicazioni per lo sviluppo del Paese. Ha enfatizzato la necessità di semplificare le procedure per l’installazione delle reti e ha auspicato il supporto del governo attraverso politiche industriali dedicate.
Di Raimondo ha anche evidenziato la sfida delle competenze, sottolineando l’importanza di formare i giovani e di riqualificare il personale esistente per affrontare la trasformazione digitale del settore delle telecomunicazioni.
Inoltre, ha sottolineato la creazione di un Fondo di Solidarietà Bilaterale per la Filiera delle Telecomunicazioni come un passo importante per sostenere il ricambio generazionale, le nuove assunzioni e l’aggiornamento delle competenze del personale.
In definitiva, il settore delle telecomunicazioni è cruciale per la trasformazione digitale del Paese e richiede un impegno coordinato da parte di tutti gli attori coinvolti per affrontare le sfide e garantire un futuro digitale per l’Italia.