Il Comitato europeo delle regioni (Cdr), in collaborazione con lo Stato libero di Sassonia, ha annunciato con orgoglio il lancio dell’Alleanza delle regioni europee per i semiconduttori (European Semiconductor Regions Alliance – ESRA), un’iniziativa politica rivoluzionaria che unisce le forze di diverse regioni europee per rafforzare la capacità dell’Europa di produrre semiconduttori e microelettronica, con l’obiettivo di ridurre drasticamente la sua dipendenza dalle forniture provenienti da Paesi terzi. La presidenza dell’Alleanza è stata assegnata alla regione Sassonia, mentre il Piemonte italiano è stato onorato di ricoprire la vicepresidenza.
Quest’azione audace è parte integrante del pacchetto di misure proposte dall’8 febbraio 2022 dalla Commissione europea, noto come l’European Chips Act. Questo ambizioso piano mira a far crescere la quota di mercato europea nella produzione mondiale di chip dal modesto 10% attuale al ragguardevole 20% entro il 2030.
Le finalità e le richieste dell’Alleanza ESRA sono altrettanto ambiziose. L’Alleanza, composta da 27 regioni di 12 Stati membri, ha l’intento di identificare e superare le sfide che impediscono lo sviluppo strategico dell’industria dei semiconduttori. Per farlo, si prevede di migliorare il quadro giuridico, promuovere gli investimenti pubblici e privati, sostenere la condivisione delle conoscenze e favorire lo sviluppo di catene del valore robuste e resistenti. La carenza globale di semiconduttori ha messo in evidenza la vulnerabilità delle regioni e delle città europee alle restrizioni delle forniture da parte di poche aziende, così come alle interruzioni geopolitiche. Attualmente, l’Unione Europea rappresenta solo il 10% del mercato mondiale dei semiconduttori in valore, una percentuale nettamente al di sotto del suo peso economico.
Le richieste dell’Alleanza ESRA sono chiare e impegnative. Le regioni chiedono una definizione a lungo termine dei finanziamenti nell’ambito del quadro finanziario pluriennale dell’Unione europea, mirati all’incremento della produzione europea di semiconduttori. Inoltre, esse richiedono le condizioni di sostegno e competitività ottimali per le regioni nell’ambito dell’European Chips Act. Le regioni invitano anche la Commissione europea a adottare un’interpretazione “ampia” del criterio di “unicità” per agevolare l’esame e la concessione degli aiuti di Stato all’industria dei semiconduttori. Inoltre, l’Alleanza si impegna a promuovere una produzione più sostenibile di semiconduttori nel contesto dell’European Green Deal e a garantire un adeguato approvvigionamento idrico ed energetico nei siti di produzione, nonché l’approvvigionamento di materie prime strategiche.
Il Piemonte, con la sua solida filiera nel settore dei microchip, è pronto a svolgere un ruolo fondamentale all’interno di questa Alleanza strategica. Questa collaborazione permetterà al Piemonte di attirare risorse nell’ambito dei progetti europei, coprendo una parte dei suoi investimenti in produzione, ricerca, innovazione o espansione di imprese. La regione si unisce alle altre aderenti all’iniziativa per cercare sinergie che promuovano la crescita economica del Piemonte e dell’Europa nel suo complesso.
Inoltre, questa Alleanza potrebbe anche avere un impatto positivo sul sostegno finanziario del governo italiano per la creazione di uno stabilimento Intel nella Penisola. La collaborazione tra Germania, Francia e Italia potrebbe convincere Intel a investire ulteriormente nella regione, aiutando così a rafforzare l’industria dei semiconduttori in Europa e a garantire la sovranità tecnologica del continente. Con l’Alleanza ESRA e l’European Chips Act, l’Europa sta aprendo una nuova era nella sua industria dei semiconduttori, promettendo innovazione, competitività e sicurezza tecnologica per il futuro.